La stampa locale è uscita oggi con la seguente notizia:<<ASUGI fa causa a Zalukar e Stabile per diffamazione via “social”>>.

Essendo un consigliere regionale eletto dai cittadini devo a questi la massima trasparenza e quindi rendo volentieri conto di ciò di cui mi si accusa.

Si tratta di fatti accaduti in aprile, quando secondo il resoconto della querela dell’Azienda sanitaria riportato sulla stampa, sarebbero state fatte da parte mia “accuse pesanti sul reparto di Medicina d’Urgenza.” Avrei detto che allora “la Medicina d’urgenza risultava infetta da più di una settimana prima della chiusura.” Parlando anche “di mancanza di trasparenza da parte dei vertici verso gli operatori.”

In effetti ritenevo assai preoccupante quanto avvenuto a Cattinara lo scorso aprile, tanto che avevo chiesto una convocazione ad hoc della 3° Commissione del Consiglio regionale per sentire i vertici dell’Azienda sanitaria triestina in merito a questi fatti.

E proprio il responsabile della Medicina d’urgenza aveva confermato davanti alla Commissione che il giorno 10 aprile era emersa la positività al Covid-19 di cinque pazienti ivi ricoverati, ma che il reparto era stato chiuso il 16 aprile.

Riguardo alla scarsa trasparenza, da me richiamata, il primario della Medicina d’urgenza aveva invece assicurato che “i familiari dei pazienti dimessi erano stati avvisati telefonicamente al fine di ridurre il rischio di contagio”. Ma qui le dichiarazioni del primario sembrano scontrarsi con la testimonianza dal familiare di una paziente che sarebbe stata invece dimessa senza alcun avviso di cautela.

La riunione della Commissione fu interrotta prima di poter fare chiarezza su questo e altri punti che avrebbero meritato ulteriori seri approfondimenti. Tra questi soprattutto la mancata individuazione del Maggiore come ospedale Covid, per lasciare “indenne” l’ospedale Cattinara, come da indicazioni del Ministero della Salute (e aggiungo io: del buon senso).

Ma fare chiarezza non significa solo accertare le responsabilità di cosa non ha funzionato, soprattutto consente di adottare le opportune azioni correttive affinché nel futuro tutto funzioni prima e meglio.

Quindi ben venga il ricorso alla magistratura, poiché servirà proprio a fare chiarezza.

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