E’ arrivata in tempi straordinariamente brevi la risposta all’interrogazione che avevo indirizzato alla Giunta regionale per conoscere il numero di posti letto negli ospedali del FVG, distinti per stabilimento ospedaliero e per area nosologica. L’Assessore alla Salute non ha dato una risposta completa, mancano, infatti, i numeri sulle dotazioni di posti letto dei singoli ospedali. Evidentemente sono dati sensibili, nel senso che se svelati potrebbero irritare più d’una sensibilità locale.
Comunque dalle tabelle che ci ha fornito l’Assessore si può facilmente ricavare, per un confronto, la situazione dei posti letto relativa al 2013, e l’andamento negli anni per cui il dato è disponibile.
2013 | DGR 2673/2014 | 31.12.2018 | 31.12.2019 | 30.11.2020 | |
Medica | 2247 | 1905 | 1873 | 1859 | 2192 |
Chirurgica | 1509 | 1217 | 1300 | 1300 | 1291 |
Materno- Infantile | 564 | 448 | 460 | 438 | 433 |
Riabilitativa | 178 | 310 | 180 | 182 | 179 |
TOTALE PUBBLICI | 4498 | 3880 | 3813 | 3779 | 4095 |
Dopo il taglio “Serracchiani”, i posti letto pubblici sono stati ulteriormente ridotti dall’attuale Giunta fino a tutto il 2019, infatti al 31 dicembre di quell’anno risultano infatti 101 letti in meno rispetto alla previsione della riforma Serracchiani (DGR 2673/2014).
Solo nel 2020 risulta un incremento di posti letto rispetto al 2018, ma è un dato difficile da interpretare, visto che già dall’inizio del 2020 l’organizzazione ospedaliera è stata profondamente modificata per la necessità di far fronte all’emergenza Covid-19. L’incremento dei posti letto sembrerebbe legato a questo evento, più che a voler rimediare ai danni della riforma Serracchiani, e non si riesce a comprendere cosa abbia in serbo per gli ospedali la programmazione regionale, una volta cessata l’emergenza legata alla pandemia.
Comunque c’è stato un aumento di 282 posti letto ospedalieri nell’ultimo biennio come risulta dalle tabelle fornite dall’Assessorato alla Salute.
Lo scorso 3 dicembre l’Assessore Riccardi aveva dichiarato: “Quattrocento posti letto in più nell’arco di due anni”.
La tabelle dell’Assessore sembrano smentire le parole dell’Assessore.
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