Durante le piogge del 15 e 16 gennaio scorsi, si sono formati prima dei rigagnoli e poi dei veri e propri torrenti, tra il lato meridionale della collina di Cattinara e il settore superiore di Altura, in quanto l’acqua pluviale ha assunto notevole velocità specie nelle vie più ripide, come documentato con foto e video dai residenti.

Da quando sono iniziati i lavori in via del Botro per le nuove rampe per l’ospedale di Cattinara ogni volta che piove, l’acqua, che il terreno non riesce a drenare, scorre giù provocando allagamenti che da via Montasio arrivano fino a via Alpi Giulie, come riportato dalla segnalazione pubblicata sul Piccolo del 20 gennaio.

Del resto, non sembra esserci memoria di allagamenti così frequenti prima dell’avvio dei lavori per la ristrutturazione di Cattinara nel febbraio 2022.

L’abbattimento di oltre un centinaio di alberi e di numerosi cespugli, lo sbancamento di terreni acclivi vegetali, la loro asfaltatura o copertura, gli scavi, nonché i movimenti di macchinari pesanti parrebbero rappresentare le cause del maggiore impatto di questi incresciosi fenomeni.

Il cambiamento climatico negli ultimi dieci anni ha prodotto un aumento considerevole del numero e della violenza dei nubifragi nel nostro paese, travagliato da diffusi dissesti idrogeologici, di cui Ischia rappresenta l’ultimo tragico esempio.

La prosecuzione dei lavori nel settore meridionale della collina di Cattinara e il prossimo avvio dei cantieri nel settore settentrionale della stessa non lasciano ben sperare circa ulteriori e forse ancora più cospicui futuri allagamenti.

Ma quel che più preoccupa è il previsto abbattimento dell’intera pineta, quindi il venir meno di centinaia di alberi e la cementificazione di una vasta aerea prima vegetale, che potrebbe comportare rischi futuri ancora maggiori.

Anche perché non sappiamo se le valutazioni del rischio idrogeologico eseguite in fase di progettazione, quindi una decina di anni fa, siano state poi aggiornate, tenendo conto dell’incremento della quantità e forza dei nubifragi indotti dai mutamenti climatici.

Ho inteso interrogare la Giunta regionale per sapere se esistono valutazioni aggiornate, auspicando in caso contrario la sospensione in via prudenziale del taglio degli alberi nel comprensorio di Cattinara al fine di scongiurare gli eventuali rischi.

Ho anche chiesto di ripensare all’abbattimento della pineta superstite prima che sia troppo tardi, visto che la scomparsa di centinaia di alberi e le cementificazioni potrebbero determinare condizioni di dissesto idrogeologico difficilmente contrastabili.

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *