I dirigenti medici e gli altri dirigenti delle professioni sanitarie di Trieste sono tra i meno pagati d’Italia, lo certifica il Conto annuale dello Stato (sito del MEF) relativo all’anno 2020, che è l’ultimo disponibile.

Infatti, la retribuzione media annua dei medici e altri dirigenti sanitari non medici che lavorano nell’area triestina è pari 76.350 euro pro capite, contro una retribuzione media nazionale di 84.044 euro; quindi a Trieste è di oltre 7.000 euro inferiore alla media nazionale, che ci pone al terz’ultimo posto degli stipendi più bassi d’ Italia, peggio di noi solo Agrigento e Chieti.

Per questo ho interrogato la Giunta regionale per conoscere come intende ovviare a questa insopportabile sperequazione economica a danno di tutti i dirigenti medici e sanitari dell’area triestina.

Pare evidente che la prospettiva di essere pagati meno che altrove non può che dissuadere bravi professionisti da venire a lavorare a Trieste e invogliare gli autoctoni a dirigersi verso lidi più remunerativi, p.es. in Veneto dove le paghe sono superiori alla media nazionale, per cui se un professionista lascia Trieste e va a Venezia o Verona avrà uno stipendio più alto di oltre 10.000 euro annui.

Ma i soldi, ancorché importanti, non sono tutto, contano anche l’organizzazione, il clima di lavoro, e non risultano attrattive le strutture dove c’è poca o punto trasparenza, dove guai ai professionisti che si lamentano o parlano in pubblico.

Pare inutile che l’Assessore alla salute scarichi le responsabilità e continui con la politica degli annunci, cominci a dirottare sulle buste paga dei sanitari i soldi che si potrebbero trovare evitando i tanti sprechi milionari che ho spesso evidenziato su questa pagina. E cominci a pensare ad una migliore organizzazione del lavoro e a sfoltire gli uffici disciplinari.

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