Tramonti di Sopra, in provincia di Pordenone. E il 29 gennaio 2021. Una signora di 90 anni respira con difficoltà, è positiva al Covid 19, necessita di urgente ricovero ospedaliero. Il suo medico telefona al 112. Sono le 13.50. Alle 16.01, dopo due ore di vana attesa dell’ambulanza il figlio della signora richiama il 112. Passa altro tempo e finalmente i sanitari arrivano, trasportano la signora all’ospedale, dove in seguito purtroppo muore.
Anche per Pordenone, come per Trieste, Udine e Gorizia, i ritardi del soccorso sanitario ormai non si contano. I cittadini si stanno abituando, ma ogni tanto come in questo caso qualcuno non vuole rassegnarsi al dilagante degrado e protesta.
E un consigliere regionale, Emanuele Zanon del Gruppo misto, che neppure lui vuole rassegnarsi, raccoglie la protesta e indirizza alla Giunta Fedriga un’interrogazione in cui chiede conto del ritardo e chiede anche come la Regione intenda affrontare in maniera strutturale i ritardi di soccorso in particolare in montagna.Infatti i tempi di soccorso sono eccessivamente lunghi dovunque in FVG, ma soprattutto nelle aree montane, sforando anche di molto i tempi massimi indicati dalla stessa normativa regionale e nazionale.
Il tempo è un fattore essenziale per l’esito del soccorso e il perdurare di ritardi rappresenta un vulnus inaccettabile per la vita, la salute e la sicurezza dei cittadini dell’intera regione ma in particolare dei residenti della montagna.
No responses yet