La Centrale regionale dell’emergenza di Palmanova è diventata una sorta di passarella per i politici in occasione della visita del ministro Gelmini in FVG.
Ministro, Presidente della Regione, Assessore alla salute, onorevoli, direttori, fotografi, cineoperatori, giornalisti, addetti stampa, hanno letteralmente invaso la Centrale dell’emergenza, mentre questa era in piena attività con gli operatori impegnati a raccogliere le richieste di soccorso per incidenti stradali, malori, infortuni, incendi, un lavoro che richiede la massima concentrazione.
Da rimanere allibiti.
Nei servizi di soccorso e sicurezza non esiste posto più riservato, più protetto della centrale operativa. Perché si trattano dati sensibili, perché l’attenzione degli operatori deve essere massima e quindi deve essere evitato qualsiasi disturbo che possa distrarre anche per un solo istante gli operatori.
Ma questo lo sanno i professionisti dell’emergenza, come sanno che in questo periodo gli assembramenti non fanno bene.
Chissà se il Ministro Gelmini e gli onorevoli al seguito si sono resi conto di disturbare un servizio pubblico essenziale, di mancare di rispetto ai professionisti che ci lavorano?
Eppure non dovrebbe essere tanto difficile capire che è un lavoro che richiede silenzio, concentrazione, tranquillità, perché in qualsiasi momento può arrivare la chiamata difficile, che esige una comprensione immediata, da cui può dipendere una vita.
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