Gli sprechi in alcuni settori della sanità in FVG hanno raggiunto livelli inaccettabili, sconcerta come si spendono, anzi si buttano i soldi del contribuente.

La vicenda iniziata lo scorso ottobre dei trasferimenti di pazienti NON urgenti da un ospedale all’altro mediante elicottero, e quindi con costi stratosferici, aveva suscitato una forte indignazione nel pubblico. Eppure, sembra che i vertici della sanità se ne siano infischiati, lasciando che lo sperpero di denaro pubblico continuasse nei mesi successivi.

Siamo riusciti a conoscere i dati di attività di novembre dell’eliambulanza dedicata prevalentemente ai casi non urgenti, eccoli:

• trasporto in codice verde dall’ ospedale Udine al Niguarda di Milano il 6 novembre,

• trasporto in codice verde da Cattinara all’ ospedale di Pordenone l’8 novembre,

• trasporto in codice verde dall’ ospedale di Udine a Cattinara il 10 novembre,

• ricerca dispersi in montagna in codice bianco il 13 novembre;

• trasporto in codice giallo dall’ ospedale di Latisana al Burlo di Trieste il 30 novembre.

Sì, sono in tutto 5 voli in un mese; i rimanenti 25 giorni elicottero, pilota e tecnico di volo sono rimasti fermi in pista, ovviamente retribuiti dal Servizio sanitario regionale.

È noto che il mezzo aereo, visti i rischi ed i costi, va impiegato solo quando non sia possibile raggiungere tempestivamente il paziente con altro vettore medicalizzato o per necessità di trasferimento urgente di un malato critico in un ospedale più attrezzato. Lo prescrive la stessa normativa regionale (DGR 2039/2015), qui violata, insieme al buon senso.

E a proposito di buon senso andiamo a vedere quanto è costato ai contribuenti uno di questi trasporti in codice verde, prendiamo ad esempio quello del 10 novembre da Udine a Cattinara. Il costo mensile del servizio ammonta a oltre 150mila euro, 5 sono stati i voli effettuati, quindi vengono in media 30mila euro a volo. Tanto è dunque costato trasportare un paziente NON urgente dall’ospedale di Udine a Cattinara, distanti 70 km, che un’ ambulanza copre agevolmente in un’ora con costi infinitamente più bassi e senza i rischi che il volo comporta.

Per non parlare poi del volo in codice bianco per ricerca dispersi, che trattandosi di soccorso tecnico sarebbe di competenza degli elicotteri dei Vigili del Fuoco, ma forse qualcuno in Regione vuole fare concorrenza ai pompieri con le risorse della sanità.

Il servizio di questo secondo elicottero dedicato per lo più ai casi non urgenti è convenzionato per i prossimi 5 anni e quindi ci costerà complessivamente 10 milioni di euro.

Pare inaccettabile che mentre si risparmia fino all’osso sulla pelle dei cittadini si sprechino così tanti soldi. E il pensiero corre alle infinite liste di attesa, alle condizioni disumane in cui sono costretti gli anziani in barella in attesa per giorni nei nostri Pronto soccorso, e alle genti della montagna a cui hanno tolto i pochi presidi di cui disponevano perché bisognava razionalizzare la spesa. Ecco, questo spreco pare offensivo verso tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia.

Ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale al fine di accertare cause e responsabilità di tale sperpero.

Dopo oltre una settimana nessuna risposta è arrivata e gli sprechi continuano.

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