Per visite oncologiche con priorità breve, che dovrebbero essere erogate entro 10 giorni, in alcune Aziende Sanitarie della Regione, i tempi di attesa possono arrivare a oltre un mese. Questo è quanto riportato da un articolo de “Il Gazzettino” del 24/11/2022.

Si tratta dell’ennesimo campanello di allarme per i tempi di attesa del Servizio Sanitario Regionale.

Dall’inizio della Legislatura ho presentato numerose interrogazioni sulla questione dei tempi di attesa: inizialmente per poter avere i dati (dovuti per legge) sul loro andamento e poi per sapere quali strategie e quali azioni il governo regionale della sanità intendeva mettere in atto.

Il problema dei tempi di attesa si è ulteriormente aggravato a seguito della congestione del sistema sanitario dovuta al COVID.

Molte risorse finanziarie sono state stanziate, specialmente per comprare prestazioni dal privato. Se questo è corretto per arginare il fenomeno e invertire la tendenza, va anche detto che la semplice iniezione di danaro non è sufficiente senza un’accurata strategia che tenga conto dei livelli di domanda e offerta traguardati attraverso la lente dell’appropriatezza: un lavoro costante, scientificamente fondato che necessita di una continua interlocuzione con i professionisti sul campo.

Dopo tante risorse stanziate, dopo tante interrogazioni (anche di altri colleghi), il problema sembra ripresentarsi inesorabile.

Ho inteso approfondire la questione per meglio capire cosa non funziona e quindi ho interrogare la Giunta per sapere se esiste un team dedicato al contrasto dei tempi di attesa, chi elabora le strategie e come queste si raccordano con le azioni concrete da mettere in pratica.

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *