Gli incendi scoppiati negli ultimi giorni stanno devastando i boschi e le campagne del FVG. Mercoledì scorso è stato decretato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi su tutto il territorio regionale, la stessa notte il fuoco ha bruciato un pezzo di foresta sopra Tolmezzo ed il giorno successivo un rogo si è sviluppato nei boschi vicini a Tarcento.

Molti si chiedono perché in queste condizioni di estremo pericolo per l’ambiente, con rischio anche per le persone e per gli animali, la Regione si ostini così caparbiamente a non voler sottoscrivere la convenzione con i Vigili del fuoco, scaduta nel 2020, che consentirebbe di mettere subito in campo almeno 4 squadre in più di pompieri disponibili giorno e notte.

Cosa realmente impedisce alla Regione FVG di firmare questa convenzione, che tutte le altre regioni italiane hanno sottoscritto? Ho inteso interrogare la Giunta per conoscere dai decisori politici le motivazioni di questo grave ritardo.

Già la scorsa estate avevo presentato un’analoga interrogazione, visto che anche allora c’era un accresciuto rischio incendi e che né la Forestale né i volontari della Protezione civile sembravano in grado di assicurare un’immediatezza d’intervento pari ai Vigli del fuoco.

Allora l’Assessore Riccardi rispose che “la Regione era pronta a sottoscrivere la Convenzione”, ma aveva condizionato la firma a “modalità operative” particolari, tra cui la presenza di un funzionario dei Vigili del fuoco a Palmanova dalle 8 alle 20 ogni giorno dell’anno. In tale occasione l’Assessore non aveva saputo produrre motivazioni logiche per una così curiosa e inutilmente dispendiosa proposta.

L’ho definita “curiosa” poiché in questo contesto servono uomini e mezzi che si muovano tempestivamente per combattere il fuoco laddove si sviluppa, non serve certo aggiungere passaggi burocratici tra Centrali, ai già troppi che abbiamo e che fanno perdere tempo e denaro (pubblico). Ed infatti non stupisce che i Vigili del fuoco non abbiano voluto condividere delle proposte tecnicamente inidonee.

Al momento possiamo sperare solo nella pioggia, ma l’estate è alle porte, e sarebbe bene pensare fin d’ora a proteggere i nostri boschi.

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