Non tende a placarsi la polemica sull’utilità dell’avvio di un’eliambulanza da usare per i trasporti di malati non urgenti da un ospedale all’altro e per effettuare interventi tecnici, non sanitari, come la ricerca dispersi o il recupero salme, di competenza dei Vigili del Fuoco.

Le polemiche sono alimentate dai costi assai elevati, 5000 euro al giorno, che ricadono sul SSR – Servizio sanitario regionale – per un servizio ritenuto di assai dubbia utilità, se non francamente inutile, e per la mancanza di un chiarimento dai responsabili della Sanità.

E allora proviamo a fare un bilancio delle prime tre settimane di attività: in 21 giorni il nuovo elicottero ha volato sei volte, e tutte sei per voli inutili, o inappropriati per un’eliambulanza. Infatti, si contano tre trasferimenti di pazienti tra Udine e Tolmezzo e tra Udine e Pordenone, servizio finora sempre eseguito da autoambulanze con pari efficacia e a costi enormemente inferiori. Poi ci sono stati due interventi tecnici di recupero di persone senza problemi sanitari, finora sempre eseguiti da elicotteri dei Vigili del Fuoco o della Protezione civile. L’ultimo volo – il sesto – del 19 ottobre deve far riflettere: infatti è stato impiegato al posto dell’eliambulanza dedicata alle urgenze che era in fermo tecnico, per un incidente stradale alla periferia sud di Udine, a 10 km dall’ospedale, con ambulanze e automedica libere e disponibili.

E per tutto ciò nelle prime tre settimane di questo “servizio “si sono spesi 105.000 euro, e se non ci saranno ripensamenti andremo avanti così, a 5000 euro al giorno per i prossimi 5 anni.

Un chiarimento è dovuto perché non pare tollerabile un utilizzo così “facile” di risorse del SSR. Lo spreco di denaro pubblico non è mai giustificabile, ma diventa ancor più odioso nei momenti di contingenza economica, quando si lesinano i soldi financo per pagare agli infermieri le ore straordinarie fatte in più per garantire la copertura dei turni.

Per questo ho predisposto un’interrogazione a cui mercoledì prossimo nell’aula del Consiglio regionale l’Assessore competente dovrà dare risposta su un tale esborso di denaro pubblico a fronte di un’assai dubbia utilità per il SSR.

In conclusione, e al fine di evitare equivoci più o meno interessati, va ribadito che nessuno si sogna di mettere in dubbio l’utilità dell’elisoccorso, che è un servizio assolutamente indispensabile per avere un efficace sistema di emergenza, ma qui è discussione l’uso, anzi l’abuso che se ne sta facendo.

Perché non bisogna mai dimenticare che in sanità le risorse non sono infinite e quindi si deve pianificare valutando sempre il costo/beneficio delle azioni poste in essere, e programmare l’uso dell’elicottero quando non serve significa sprecare risorse e di conseguenza togliere soldi, e tanti, ad altri settori della sanità pubblica.

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