L’11 febbraio verrà ripetuto l’Open Day NUE, 112 della Centrale unica di Palmanova. Il pubblico potrà accedere alla Centrale dell’emergenza di Palmanova con visite guidate per poter “conoscere da vicino il servizio”, come riportato sul sito ufficiale della Regione.

Eppure lì dentro non dovrebbe entrarci nessun estraneo. Nei servizi di soccorso e di sicurezza di tutto il mondo non esiste posto più riservato e protetto della Centrale operativa, perché la concentrazione degli operatori deve essere massima e quindi deve essere evitato qualsiasi disturbo che possa distrarre anche per un solo istante chi vi lavora, perché ogni distrazione può far sfuggire elementi essenziali della chiamata di soccorso. E poi perché ci sono dati sensibili, riservati, non occorre ricordare che al 112 arrivano anche le chiamate per polizia e carabinieri, che dovrebbero esigere la massima riservatezza.

Da foto e audiovisivi che documentano l’”invasione” della centrale di Palmanova in precedenti Open Day si osserva parecchia gente che entra nella Centrale operativa, gira tra i posti operatori, si piazza alle spalle e ai fianchi dei centralinisti, mentre questi sono impegnati a rispondere alle chiamate di soccorso per incidenti stradali, malori, incendi, aggressioni, ecc. I telefonisti sembrano anch’essi oggetto di curiosità e vengono fotografati, insieme ai monitor e forse anche ai dati sensibili che vi appaiono.

Ho ritenuto di interrogare la Giunta regionale al fine di sospendere questa iniziativa per non disturbare l’attività degli operatori, per tutelare la privacy dell’utente che non sa di poter essere esposto ad estranei, per garantire la riservatezza delle comunicazioni di polizia, per mantenere la serietà dell’istituzione, perché una Centrale operativa dell’emergenza non può diventare una sorta di attrazione per il pubblico.

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