Una signora mi scrive:

<< Buonasera Dottore, le inoltro la mail che ho inviato ad Asugi. La questione è questa: io sono un’insegnante di 44 anni ed ho avuto accesso alla vaccinazione con AZ per la mia categoria. Effettuata il giorno 25/02 presso il Cattinara.Sono però anche un soggetto fragile affetto da carcinoma vescicale operato con turb e trattato con ciclo di instillazioni endovescicali che in sei mesi, dal 15/09/2020 al 15/03/2021, ha già recidivato. Ho eseguito una seconda Turb e sono in attesa dell’esito dell’istologico.A questo punto però io sono vaccinata. Ma ho letto che questo turno vaccinale darebbe diritto anche ai conviventi con o senza contratto. Quindi vorrei che fosse vaccinato mio marito che mi assiste in tutto e per tutto.Penso che ne abbiamo diritto. Fatto salvo naturalmente il diritto di tutte le persone estremamente vulnerabili.In che modo, potrei, fare inserire mio marito, nelle liste dei familiari conviventi, dal momento che io stessa sono già stata vaccinata? >>(lettera firmata)

A questa la semplice domanda rivolta dalla signora: mio marito può essere vaccinato in priorità? e se sì come? così risponde ASUGI – l’Azienda sanitaria giuliano isontina:

<< Gent.le sig.ra,In attesa di ricevere la risposta del suo esame istologico, vorremmo sapere se è in possesso della Legge 104 art. 3 comma 3. In caso affermativo, suo marito potrà prenotare la vaccinazione tramite i CUP delle farmacie, dell’Ospedale di pertinenza ed inoltre al Call Center regionale 0434-223522.Comunicazione, Relazione esterne Ufficio Stampa >>

Questa la risposta sbrigativa e burocratica dell’ufficio Comunicazione di ASUGI, da cui ci saremmo attesi una maggior empatia nell’interloquire con una persona in condizione di vulnerabilità e per ciò comprensibilmente preoccupata.

Non è certo un episodio di grave di malasanità, ma è un segnale inquietante che il servizio istituito per relazionarsi con il pubblico tratti così i cittadini che chiedono aiuto.

ASUGI invece che chiarire chiede alla signora “se è in possesso della Legge 104 art. 3 comma 3.”

La Legge 104? E di che anno? Non sanno all’ufficio Comunicazione che è arduo risalire ad una legge se non si indica l’anno dopo il numero. Comunque la signora non usufruisce dei benefici della legge perché la patologia oncologica di cui soffre è stata diagnosticata di recente.

Ma ASUGI potrebbe dare egualmente una risposta meno burocratica e un po’ più empatica?

Né credo che l’ufficio Comunicazione di ASUGI manchi di risorse per rispondere in modo più accurato, visto che il personale di questo ufficio sembra addirittura sovradimensionato, una dozzina di impiegati, quando le strutture consimili delle altre aziende sanitarie della regione contano poche unità addette a questo servizio. E sembra che a Trieste ci lavorino anche assistenti sanitarie e infermiere, che se ispirassero maggior empatia all’ufficio ci potrebbero anche stare.

Ma è strano che sanitari siano impiegati in tali incombenze mentre l’Assessore alla salute lamenta la carenza di infermieri da destinare alle vaccinazioni. Forse una ricognizione negli uffici potrebbe dare qualche contributo.

Categories:

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *