Fra le novità emerse durante la celebrazione dell’open day NUE 112 c’è anche l’uso della video-chiamata di prossima attivazione.
“La video-chiamata, servizio che ci vede primi in Italia e che stiamo testando – ha dichiarato l’assessore Riccardi – consente all’operatore di dare indicazioni ancora più puntuali potendo vedere cosa accade nel teatro dell’emergenza.”
Ho letto sui media molte perplessità e critiche sull’argomento, ma credo che questa tecnologia sia senz’altro utile per il servizio 112 in quanto la possibilità di vedere la scena aiuta a meglio inquadrare la situazione.
Per esempio qualche anno fa a Pordenone per l’allagamento di un appartamento fu inviata l’ambulanza invece che i pompieri, se ci fosse stata la video-chiamata l’operatore avrebbe potuto vedere sia l’acqua in casa sia la signora che chiamava incolume e così avrebbe mandato subito i pompieri piuttosto che l’ambulanza.
E sarebbe anche utile per gli interventi lungo la riviera triestina; infatti, l’operatore potendo vedere l’ambiente marino avrebbe evitato – come accaduto qualche estate fa – di mandare il soccorso alpino al bivio di Miramare per un bagnante infortunatosi sugli scogli.
Questi solo due esempi ma è indubbio che l’immagine aiuta dove le parole possono essere equivocate.
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