È successo a Trieste l’8 agosto 2022 in via Montasio.
Il marito della vittima – D.P. le iniziali – racconta che poco dopo mezzogiorno la moglie, 75 anni, invalida che si muove su una sedia a rotelle, ha cominciato a tremare vistosamente diventando pallida, per cui ha chiamato il 112 – erano le 12.04, come registrato sui tabulati telefonici. Dopo aver parlato con l’operatore del NUE 112 è stato messo in attesa per mezzo minuto prima di poter parlare con l’infermiere della SORES – la Sala operativa emergenze sanitarie – a cui ha dovuto – queste le parole del sig. D.P. – rispiegare tutto quanto perdendo altro tempo prezioso. Veniva rassicurato che avrebbero mandato subito l’ambulanza.
Ma passano i minuti e non arriva nessuno, la moglie non si riprende, il marito non capisce perché l’ambulanza tarda tanto, eppure via Montasio dista solo 1 km dall’ospedale di Cattinara.
Sempre più preoccupato ritelefona al 112, sono le 12.17 e sono passati 13 minuti dalla prima telefonata. Chiede aiuto, dice che la moglie sta morendo, di nuovo l’attesa per poter parlare con l’infermiere della SORES, a cui ripete che la moglie sta morendo.
Si sente rispondere che l’ambulanza è per strada, ma questa arriverà diversi minuti dopo, forse intorno alle 12.30, ricorda il sig. D.P., i sanitari provano a rianimare la moglie, poi arriva l’automedica e non resta che constatare il decesso.
Il marito non si dà pace, vuole sapere il perché di un’attesa così lunga, sapere quando effettivamente è partita l’ambulanza, e allora cerca aiuto per conoscere la verità.
Sulla scheda d’intervento dell’ambulanza la casella dell’ora di partenza è lasciata in bianco.
Non resta che chiedere i tabulati dell’intervento al NUE 112 e alla SORES.
Il NUE fornisce subito i tabulati, la SORES, pur sollecitata, non risponde.
Ma il Sig. D.P. non si rassegna, vuole sapere la verità.
E così il 16 dicembre va alla caserma dei Carabinieri di San Dorligo della Valle e sporge denuncia.
Domani farò l’ennesima interrogazione alla Giunta regionale e come sempre troverò un muro di gomma, ma bisogna perseverare nella denuncia perché non ci si può abituare ad un simile degrado del sistema sanitario pubblico.
No responses yet