L’ordinanza del governo pone nuove restrizioni su tutto il territorio nazionale ma consente di fare “attività motoria in prossimità della propria abitazione” e ciò pare molto condivisibile.
Le contestuali misure relative alla chiusura di parchi e giardini e alla limitazione di movimento delle persone, quando non necessario, sembrano provvedimenti opportuni visti gli eccessi che si sono verificati quasi dovunque per l’indisciplina e irresponsabilità di troppa gente.
Ma il provvedimento del Presidente della nostra regione è molto più restrittivo e vieta tout court di uscire di casa, anche per una “passeggiata” in prossimità di questa.
Ciò preoccupa soprattutto in quanto limita la possibilità di fare attività motoria a tutte quelle persone che ne hanno quotidiano bisogno, basti qui pensare agli anziani in genere che traggono indubbio giovamento psicofisico da un’attività giornaliera e ovviamente alle persone, anziane o meno, sofferenti di varie patologie croniche, dal diabete alla cardiopatia ischemica, all’ipertensione ecc. per cui camminare ogni giorno, anche se per poche decine di minuti, ma ogni giorno, è essenziale per mantenere un buon equilibrio.
In questo modo al fine di evitare un danno ipotetico, il contagio, si determina un danno certo, che in alcuni casi potrebbe portare a una recrudescenza della malattia fino all’ospedalizzazione. E paradossalmente aumenterebbe così anche il rischio di contagio, vista la situazione dei nostri ospedali.
Soprattutto per gli anziani bastano anche pochi giorni di immobilità per far precipitare condizioni di salute precarie. Diverso per i giovani, certamente qualche settimana di stop dell’attività fisica non determina rischi particolari, ma la sedentarietà influisce sulle difese immunitarie.
“Fare attività motoria, camminare o correre fa bene alla salute, rinforza le difese immunitarie”. Lo afferma Silvio Angelo Garattini, scienziato e farmacologo italiano, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche “Mario Negri”, aggiungendo che “vietare del tutto lo sport, anche ove sarebbe possibile farlo in massima sicurezza (luoghi isolati, in solitaria, massimo distanziamento sociale) è una iattura”.
Quindi bisogna continuare a porre il massimo impegno per contenere i rischi di contagio e ragionevolmente consentire quelle attività da cui tutti possono trarre giovamento, ma esercitate nel rispetto rigoroso delle misure anticontagio. E qui il controllo deve essere rigoroso con tolleranza zero.
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