Accade a Trieste, ecco la testimonianza della signora:

“Desidero segnalare un fatto di grave inefficienza imputabile alla sanità pubblica di cui sono testimone e che temo purtroppo sia una condizione che molte persone si ritrovano a subire. Mi definisco una testimone avendo eseguito fino a quattro mesi fa delle sedute di fisioterapia per un totale di 14 sedute annue (già ridotte di numero da 20 a 14 perché eseguite a domicilio e quindi presumo a un costo diverso) e tuttora sono in attesa di una proroga promessa ma mai attivata. Ho chiesto ripetutamente ma invano alla fisiatra del distretto ASL che mi rappresenta se ci fossero delle novità, per la fisioterapia, che mi riguardassero, essendo trascorso un po’ di tempo inattivo, ovvero da fine maggio, dal mio rientro dall’Ospizio Marino di Grado, soggiorno per altro prescritto dalla medesima specialista e dove ho avuto la possibilità di allenare intensamente il mio fisico per due settimane. Sono una paziente disabile affetta da sclerosi multipla, come diagnosticato nel lontano 2006, e la progressione negli anni della patologia mi ha insegnato a combatterne l’evoluzione e a convivere ogni giorno con questa malattia, tutelando il fisico da ogni possibile infezione che lo avrebbe indebolito ulteriormente ed allo stesso tempo rendendolo più forte con ogni forma di movimento. La fisioterapista che mi segue in questo percorso sostiene che la sua coordinatrice ha mandato già a suo tempo la richiesta di proroga, ma per ora non ha ricevuto alcuna risposta. Mi domando: perché si è inceppato il tutto? Sono una paziente affetta da sclerosi multipla con ridotte capacità motorie che necessita di un continuo movimento, allenamento, sollecitamento motorio per non peggiorare ulteriormente a causa di una malattia incurabile e che al momento non lascia vie di fuga. Non nascondo, emotivamente parlando da disabile, quanto fosse gratificante pensare di fare qualcosa che possa realmente aiutare il proprio fisico in difficoltà a svolgere al meglio ed in totale sicurezza delle mansioni quotidianamente. È decisamente deludente quindi attendere il rinnovo di una prescrizione promessa che tarda ad arrivare, essere ospite nella stessa struttura in cui altri pazienti usufruiscono anche di altri servizi, inspiegabilmente non prescritti, scoprire che alcuni pazienti soggiornano complessivamente quattro/cinque settimane all’anno, anche in periodi distinti (mentre tu ne usufruisci solo di due all’anno!), abituarti ad usare quotidianamente il Motomed Chinesport La prof (a causa di un banale disservizio della piscina in uso), mentre dovrebbe essere un ausilio non solo da prescrivere in una struttura dotata della sua presenza, ma anche a domicilio, da utilizzarsi in completa autonomia, per attivare e muovere quotidianamente sia gli arti superiori che gli arti inferiori, alternando la forma assistita, in presenza di energia e di vigore, alla forma puramente passiva ma indispensabile per contrastare l’intorpidimento ed il conseguente irrigidimento muscolare.” (lettera firmata)

Solo un’adeguata, costante terapia riabilitativa è in grado di rallentare la progressiva disabilità determinata dalla sclerosi multipla, per cui pare inaccettabile che ASUGI non offra alle persone colpite da questa patologia invalidante tutto l’aiuto possibile.

Peraltro, dal racconto della signora e da altre precedenti testimonianze sembra che più che alla salute si guardi al risparmio.

Infatti, questo non è un caso isolato in quanto nella nostra città la carenza di terapia riabilitativa sta interessando più malati con sclerosi multipla. Già lo scorso giugno era stato segnalato un caso analogo e il problema posto all’attenzione dell’assessore alla Salute, che forse era impegnato in altre incombenze.

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