Continua l’indegno balletto sul numero di automediche in FVG dopo che le rappresentanze degli anestesisti rianimatori hanno smentito le affermazioni dell’assessore alla Salute Riccardi secondo cui il numero di automediche sarebbe aumentato del 50%. A detta degli anestesisti sono “numeri falsi” quelli riportati dall’assessore Riccardi nell’aula del Consiglio regionale, visto che le automediche sono il 20% in meno di quelle indicate dal Piano dell’emergenza, che già ne prevedeva un numero inadeguato.
In aiuto all’assessore è sceso in campo il Direttore della SORES – la Centrale dell’emergenza di Palmanova – Dott. Amato De Monte, facendo dichiarazioni – riportate dalla RAI – a dir poco discutibili. Ha infatti affermato che 7 anni fa c’erano meno automediche di oggi, in quanto ora c’è in più quella di Pordenone. Ma dai riscontri effettuati ciò non risulta.
Ha cercato anche di giustificare l’assenza dell’automedica in Carnia richiamando la solita carenza di personale e nel contempo ha evidenziato l’incremento di operatività dell’elisoccorso notturno, come se la mancanza di automedica nell’area montana potesse essere compensata dall’elicottero.
Ma riguardo a quest’ultimo il Direttore della SORES dovrebbe essere a conoscenza che il suo utilizzo è quanto mai limitato, 1 – 2 soccorsi alla settimana, con tempi di soccorso che superano abbondantemente la mezz’ora e se c’è brutto tempo, nubi basse, forte vento, non vola, e in montagna non sono eventi eccezionali. E poi l’attivazione dell’elisoccorso notturno è di norma limitata ai politraumi, quindi incidenti e infortuni, ma non alle urgenze cardiologiche, respiratorie, neurologiche, ecc. che quindi non hanno copertura medica urgente sull’intera area montana della nostra regione. Ma non conta, per questa non ci sono risorse, per altro si, visto che un solo volo notturno costa 20mila euro, anche quando non servirebbe (ma tanto paga il contribuente).
Neppure l’assenza dell’automedica notturna a Latisana sembra preoccupare il Dott. De Monte, che ci informa che a Lignano nel periodo estivo ci sono la guardia medica turistica e il punto di primo intervento. Ma siamo proprio sicuri che la guardia turistica sia equivalente all’équipe dell’automedica nell’affrontare un’ emergenza ?Non vorrei che seguendo questo ragionamento si cominciasse a togliere altre automediche notturne in regione, tanto c’è la guardia medica.
Torniamo infine sul numero di automediche, che secondo il Direttore della SORES sarebbero aumentate. Ma non risulta, bisogna infatti ricordare che a fronte dell’attivazione di quella di Pordenone, in seguito alla riforma Serracchiani sono state soppresse le automediche di Maniago e di Sacile, ed anche le automediche di Gorizia e Monfalcone non ci sono più, hanno pensato di ridurle a una sola e metterla a Gradisca, che così arriva tardi sia a Gorizia che a Monfalcone.
A quando un po’ più di chiarezza e trasparenza?
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