Dopo un mese e mezzo dalla prima segnalazione l’automedica in postazione a Opicina continua ad essere esposta al sole, e così è stato durante tutto agosto.

Con questo clima ci si può immaginare l’intenso calore che provano medico e autista quando entrano in macchina per effettuare un soccorso. Il personale si arrangia come può: un telo a proteggere almeno l’abitacolo, che l’autista possa girare il volante senza scottarsi le mani.

E per non parlare dell’effetto delle alte temperature raggiunte in macchina su apparecchi elettromedicali e farmaci.

Era metà luglio quando avevo pubblicato le foto dei mezzi di soccorso parcheggiati sotto il sole a Muggia e a Opicina. A Muggia il sindaco era subito intervenuto e in 24 ore era stato realizzato un tendone a protezione dell’ambulanza.

Invece sull’altipiano carsico l’automedica è rimasta sempre sotto il sole e a fine luglio, dopo una seconda segnalazione, si poteva leggere sul Piccolo: secca la replica di Elisa Lodi, assessore della giunta Dipiazza “provvederemo a breve.”

Sono passato ulteriori 3 settimane in un clima “africano” e l’automedica è sempre sotto il sole, con l’unica differenza – come si vede dalle foto – che per proteggere l’abitacolo si usa un telo bianco al posto di quello verde.

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