Credevo che l’opzione nave ospedale fosse un’idea passeggera destinata a lasciare il campo a migliori soluzioni. E soprattutto più rapide. Il dramma che unisce gli anziani ospiti delle piccole case di riposo agli inquilini degli stabili dove sono situate è attualissimo e va risolto subito. Il virus non aspetterà gli almeno 10 giorni che ci vogliono perchè la nave attracchi a Trieste. Soprattutto non si capisce perché non usufruire degli alberghi già disponibili praticamente subito. Non si capisce su quali basi l’Assessore Riccardi ritenga che la nave sia «un’opzione molto più veloce dell’adeguamento di un albergo».

Il governatore Fedriga spiega che la decisione è stata assunta su consiglio dell’équipe sanitaria «che valuta i percorsi più idonei: poiché la nave permette di isolare la ventilazione delle singole cabine, non sorge in un contesto abitato come un albergo, dispone di bagni singoli e garantisce dignità.» Che disponga di bagni singoli e garantisca dignità non mi sembra si discosti tanto da quel che può offrire una stanza di albergo, che il motivo sia la lontananza da un centro abitato, questo ci riporta indietro di qualche secolo e ci dovrebbe indurre a progettare un lazzaretto, come ai tempi serenissima.

Sarebbe interessante conoscere maggiori dettagli sulle motivazioni addotte dall’équipe sanitaria per cui farò alla Giunta regionale un’ interrogazione ad hoc.

Ci viene spiegato che la società genovese Grandi navi veloci, che ci noleggerà la nave, sta garantendo un analogo servizio nel porto di Genova, riducendo almeno in parte le perdite dovute allo stop dei collegamenti marittimi a causa del coronavirus. Ecco allora il perché della scelta fatta a Genova: per dare un aiuto alle navi traghetto ferme. Scelta molto ragionevole.

Ma perché la Regione dovrebbe contribuire all’ aiuto ai traghetti di Genova e infischiarsene degli alberghi di Trieste ?

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