Gli anziani ospiti della case di riposo di Trieste potrebbero finalmente avere una maggior protezione contro il contagio da Covid-19.

L’ASUGI – Azienda sanitaria giuliano isontina – ha varato un Piano specifico per proteggere le residenze per anziani e disabili, dopo gli appelli lanciati da più parti per mettere in sicurezza le fasce di persone più fragili e quindi a maggior rischio di contrarre l’infezione.

Il Piano sembra adeguato e si articola in una serie di misure che seguono le considerazioni che avevamo già da tempo avanzato per superare questa criticità.

Quindi senz’altro un buon risultato. Ma da subito bisogna recuperare il tempo perduto e quindi trasformare le enunciazioni teoriche del piano in misure concrete, visto che le case di riposo restano dei veri e propri serbatoti di virus e sempre più ospiti e operatori si infettano. Quanti esattamente non si sa, anche perché fino ad ora queste strutture sono state dimenticate.

Non sorprende quindi che la letalità che ha colpito gli anziani ospiti continui a crescere. In questo contesto, che interessa tutta la regione, preoccupa in particolar modo Trieste, perché da sola supera per mortalità attribuita a Covid -19 tutte le altre provincie messe insieme. Infatti dai dati forniti oggi dalla Protezione civile risulta che più della metà dei decessi dell’intera regione si concentra a Trieste, pari al 54.07%, mentre a Udine è pari al 30.37%, a Pordenone al 14.07%, a Gorizia al 1.48%.

Di fronte a questi dati le misure anticontagio del piano vanno espanse da subito perché è imperativo proteggere da subito i nostri anziani.

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