Vi ricordate l’episodio dell’anziana paziente lasciata senza adeguata assistenza in Pronto soccorso a Monfalcone?
Dopo la segnalazione alla Regione è arrivata una nota dell’Azienda sanitaria giuliano-isontina con cui si indicava cortesemente l’iter burocratico per poter dar seguito al procedimento.
Questa la risposta all’Azienda sanitaria da parte della signora amica della paziente, nonché testimone, che aveva segnalato il fatto:
<< Buonasera, ritengo sia vergognoso il modo burocratico con cui si procede in caso di un disservizio sanitario. Mi inviate modulo da compilare con delega della persona che si è sentita male. Quale delega, avendo io denunciato il disservizio.La signora che si è sentita male si chiama ……. Vedi allegato documento.È vergognoso che in un P.S si debbano perdere i documenti o verbali della Sogit e che la paziente stessa alla richiesta di essere dimessa si risponda “se vuole uscire, esca pure” senza rilasciare un verbale di dimissione.A questo punto, per nostra fortuna tutto si è risolto bene ma, dato che non è il primo caso siamo costretti a fare denuncia alla Procura della Repubblica per il disservizio avuto nella speranza che chi responsabile venga sanzionato o cambi mestiere. Peraltro un medico internista che aveva dato il primo soccorso ha firmato la richiesta d’intervento e le disposizioni scrivendo sul verbale di ricovero alla SOGIT.Cordialità. >> (lettera firmata)
Il fatto merita senz’altro un approfondimento, non c’è un contenzioso tra paziente e struttura, ma è interesse pubblico sapere come funziona il Pronto soccorso di Monfalcone e per questo ho inoltrato un’interrogazione alla Giunta regionale.
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