Il caso dell’anziana signora morta nel luglio scorso a Monfalcone, dove l’ambulanza giunse 20 minuti più tardi, presenta inquietanti analogie con un’altra storia luttuosa, la morte in strada di uomo avvenuta a Trieste cinque anni prima, che vede tuttora ora sotto processo due operatori della SORES – Sala operativa regionale emergenza sanitaria – di Palmanova.
Ma torniamo a Monfalcone, nel luglio dello scorso anno, quando una donna cadde a terra incosciente in pieno centro urbano. All’epoca si era pensato ad un arresto cardiaco improvviso, quindi a una morte immediata. Ma emerge ora che non è andata come tutti credevano, la povera signora non è morta subito, è infatti rimasta agonizzante a terra almeno 10 minuti in attesa di un soccorso che sarebbe arrivato troppo tardi.
A far luce sui soccorsi è stato lo stesso Assessore alla Salute rispondendo ad un’interrogazione. La chiamata è stata presa in carico dalla SORES di Palmanova alle ore 11.41 – queste le sue dichiarazioni – e classificata con codice giallo in quanto più persone riferivano la presenza di attività respiratoria e polso arterioso. E’ stato allertato il mezzo di soccorso avanzato più vicino “come da protocollo” (ambulanza ALS in postazione Gradisca). Dopo dieci minuti il 112 viene richiamato perché la signora ha smesso di respirare ed è senza polso; così si allerta il mezzo più vicino, l’ambulanza di soccorso di base che sta a Monfalcone e che arriva alle 11.55. Si tentano le manovre di rianimazione, purtroppo senza successo, l’ambulanza di Gradisca arriva alle 12.01, l’automedica alle 12.03.
“Come da protocollo” dichiara l’Assessore. Ma chi ha escogitato un protocollo che per un’urgenza fa partire un’autoambulanza che si trova a 12 chilometri piuttosto che quella a 2 chilometri?
Se l’ambulanza più vicina fosse stata inviata subito – e non 10 minuti dopo – la signora forse avrebbe potuto avere qualche chance.
Anche nel 2017 a Trieste, in pieno centro urbano, un uomo colpito da malore, privo di coscienza ha continuato a respirare per 7 – 8 minuti, racconta un testimone, ma l’ambulanza è arrivata dopo 15 minuti. In questo caso l’ambulanza era quella più vicina, a circa 2 km, ma fu allertata dopo oltre 10 minuti. Perché?
Un’interrogativo a cui darà risposta l’Autorità giudiziaria, è in corso un processo per omicidio colposo e la prossima settimana ci sarà udienza presso il Tribunale di Udine, per competenza territoriale visto che la SORES ha sede in provincia di Udine.
Ma al di là delle sentenze troppi sono i disservizi, troppi i ritardi di soccorso che si susseguono da quando – cinque anni fa – sono state soppresse le Centrali provinciali 118 per attivare la mega centrale unica a Palmanova.
Da cinque anni ripetiamo, inascoltati, che questo sistema non funziona, che bisogna rivederlo ex novo.
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