LATISANA. Giovane donna di 22 anni colta da malore in un esercizio pubblico, ma dopo la chiamata al numero unico dell’emergenza l’operatrice telefonica sostiene che non serve nessuna ambulanza. Ci penserà il titolare e un volontario a caricare in urgenza la ragazza nella sua autovettura e a trasferirla al pronto soccorso per le cure del caso.
Ha fatto particolarmente discutere quanto accaduto questa sera domenica 8 agosto 2021 a Latisana in provincia di Udine presso il bar ristorante “Locanda alla stazione” dove alle 19:24 il titolare Andrea Ravanello, accortosi che una donna intenta a consumare del the si era sentita male, manifestando forti tremori, tachicardia, non riuscendo a parlare e con reazioni molto lente agli stimoli, si è affrettato a comporre il numero 112.
“Ringrazio l’operatrice telefonica del 112 – tuona Andrea, il titolare dell’osteria – che dopo la chiamata effettuata alle ore 19.24 di oggi 8 agosto 2021, e dopo aver spiegato a mio avviso l’emergenza, cioè una normale ragazza di 22 anni, in salute, si è sentita male nell’esercizio pubblico dove lavoro, con forti tremori, battitto accelerato e impossibilità a pronunciare una parola e reazioni agli stimoli molto lente… e premetto che stava bevendo un the caldo e nulla di alcoolico… questa operatrice mi ha detto che non serviva mandare l’ambulanza anche se ce ne era una disponibile perchè secondo lei non era necessaria… dicendomi che son vicino all’ospedale e forse potrei far solo…“
“Con l’aiuto di un altra persona – prosegue Andrea Ravanello – l’abbiamo caricata nella mia macchina e portata in Pronto soccorso dove anche i medici si son meravigliati del perchè non sia giunta l’ambulanza“.
“Purtroppo noi siamo baristi – prosegue sconfortato -, vendiamo ‘ombre’, quando chiamiamo per un’emergenza significa che per noi è tale e solitamente siamo abituati ad aver riscontro, in quanto locale pubblico, questa volta è stata una delusione nonchè una grossa arrabbiatura”.
La segnalazione di quanto accaduto intanto è stata inviata alle forze dell’ordine ed anche all’ufficio preposto dell’azienda sanitaria.
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