Grignano, sabato 9 luglio. Nella splendida cornice della baia si viene accolti da una lunga fila di bottini delle immondizie maleodoranti e traboccanti tanto che la monnezza è accatastata per terra.

Si continua a parlare, giustamente, della nuova vocazione turistica di Trieste che senza dubbio attiva un indotto interessante e che può essere parte di una complessiva crescita economica. Ma bisognerebbe avere più attenzione alla pulizia e al decoro, che comunque sono dovuti anche ai residenti che pagano le tasse comunali e hanno diritto di vivere bene, con servizi adeguati, e tra questi la pulizia.

Ritornando a Grignano, oltre a garantire un asporto delle immondizie più frequente, visto che di sera la puzza è realmente insopportabile, bisognerebbe rivedere l’ubicazione dei cassonetti, perché sono messi proprio all’ingresso della baia così che è il primo spettacolo che vede chi arriva dalla costiera – e i primi odori che annusa – e idem per chi sbarca dal Delfino verde. Una posizione più infelice di questa non si poteva trovare.

Ci sarebbe sufficiente spazio per i cassonetti nell’area antistante la salita al Castello, che comunque andrebbero “mascherati” all’interno di isole ecologiche copiando quel che si fa nella vicina Slovenia.

Prima di pensare a fantasiosi ottovolanti firmati da archistar internazionali o parchi del mare per “zievoli e guati”, sarebbe un buon punto di partenza la realizzazione di isole ecologiche dignitose oltre che pulite, per contemperare le esigenze del residente e del turista.

Chissà che a Fuksas non interessi progettarne una?

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