La Mozione che richiedeva una Commissione speciale sulla gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 è stata respinta dal Consiglio regionale. perché considerata pretestuosa e con finalità politiche.
Già un anno fa era stata proposta un’iniziativa simile per approfondire le modalità di gestione della prima ondata pandemica, al fine di esaminarne le criticità e poter adottare le idonee azioni correttive.
Le strutture sanitarie, almeno in gran parte, non sembrano improntate ai modelli di gestione per la qualità, caratterizzati dalla valutazione continua dei servizi e dal riscontro dei problemi, che sono elementi necessari per poter reagire adeguatamente agli eventi avversi.Va detto, pertanto, che se ci fosse stata un’analisi approfondita alla fine della prima ondata ci saremmo risparmiati più d’uno dei problemi riscontrati nella seconda e terza ondata, che significa verosimilmente meno contagi, meno ricoveri, forse meno morti, e forse avremmo anche potuto evitare il periodo di area rossa.
Del resto, che il sistema non abbia sempre risposto come si deve lo hanno denunciato con toni pacati, ma a chiare note, le OO.SS. della dirigenza medica in 3° Commissione, evidenziando:
• un sistema informatico largamente deficitario;
• la mancanza di coordinamento delle Aziende sanitarie – cos’ha fatto l’ARCS invece di coordinare?
• la mancanza di coordinamento all’interno delle stesse Aziende, soprattutto tra fase ospedaliera e fase territoriale;
• la sofferenza degli Ospedali per carenza di personale e mancata valorizzazione dei piccoli ospedali;
• la liste di attesa fuori controllo con il blocco delle agende di prenotazione e lo sforamento dei tempi anche per patologie maligne tempo dipendenti;
• la mancanza di adeguata programmazione in tutte le fasi della pandemia.
E ciò che è peggio è che la programmazione sembra latitare anche adesso che stiamo uscendo faticosamente dall’emergenza e senza programmazione non c’è futuro.
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