La regione FVG sarebbe stata colta a truccare le carte, secondo quanto riportato sulla stampa nazionale, e fino ad ora non risulta alcuna smentita.

Il Fatto Quotidiano scrive che il Friuli Venezia Giulia starebbe utilizzando un trucchetto per “drogare” i dati per restare in zona bianca. Il “trucchetto” consisterebbe nel modificare il reale numero di posti di terapia intensiva, conteggiando anche letti che, in realtà, esistono solo sulla carta.

Secondo l’AAROI – il sindacato degli anestesisti rianimatori – nella nostra regione i posti di terapia intensiva attualmente attivi «sono molti di meno di quelli dichiarati » dall’amministrazione regionale al Ministero della Salute. Non i 175 letti di terapia intensiva comunicati ad Agenas, i posti effettivi sarebbero solo 82.

Secondo l’AAROI si sono conteggiati letti che non sono attivi, posti di Terapia intensiva D.H. senza alcun significato strutturale, ma anche posti di terapia semintensiva che non sembra abbiano i requisiti strutturali richiesti dalla normativa specifica per poter assistere pazienti critici in piena sicurezza.

Ma come è possibile un tale divario tra quanto dichiarato dalla Regione e quanto invece riportato dai medici che in Terapia intensiva ci lavorano ogni giorno?

Fino ad ora non risulta alcuna smentita dalla Regione, eppure le accuse sono gravissime ed esigono chiarezza, perché si tratta dell’affidabilità dei reggitori della salute pubblica di un’intera regione, la nostra, che fino a pochi anni fa era ai vertici dell’eccellenza.

Chi ha paura della verità?

Forse chi dovrà trarne le conseguenze?

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