Un incidente avvenuto mesi fa sull’autostrada A4 ha messo in luce come funziona l’elisoccorso notturno in Friuli Venezia Giulia.
Era la sera del 4 febbraio e sull’autostrada poco prima del Lisert si scontrarono 2 camion e 2 automobili, fu allertata l’eliambulanza che atterrò nell’elipiazzola di Monfalcone, dove l’équipe sanitaria per raggiungere il luogo dell’incidente fu prelevata da un mezzo della Protezione Civile, che entrò in autostrada dalla parte sbagliata, non riuscì a raggiungere il target, quindi riportò i sanitari a riprendere l’elicottero per tornare a Udine, vuoto.
Allora fu calcolato che se anche l’équipe dell’elisoccorso non avesse sbagliato strada ci avrebbe messo circa 45 minuti per arrivare sull’incidente, mentre automedica e autoambulanza erano arrivate sul posto in meno di 20 minuti. Un paradosso, visto che la base dell’elisoccorso si trova a 40 km dal Lisert.
L’Assessore alla Salute ha spiegato che sulla base delle normative di sicurezza di notte l’eliambulanza non può atterrare vicino all’incidente, quindi sulla strada o a lato di questa come di giorno, ma deve dirigersi verso una delle elipiazzole illuminate sparse sul territorio regionale, da dove l’équipe medica raggiunge con un automezzo il luogo dell’incidente. E di notte anche la partenza dell’elicottero è molto più lenta e ci vogliono circa 10 minuti prima di poter decollare. Sommando i vari tempi risulta che di norma passano almeno 40 minuti prima che l’équipe dell’elisoccorso notturno arrivi sul posto per prestare le cure al ferito.
Quaranta minuti sono un tempo enorme per un ferito grave che dovrebbe essere rapidamente soccorso e ospedalizzato, e rappresentano comunque il doppio dei 20 minuti previsti dalla normativa come tempo massimo per le emergenze in area extraurbana.
Com’è possibile organizzare un servizio di emergenza i cui tempi di soccorso risultano sempre ben oltre i limiti indicati dalla norma? Una domanda che merita una risposta puntuale, perché ne va della vita e della sicurezza delle persone. Ed anche perché ha un costo non indifferente: in media 15mila euro per ogni volo notturno, una cifra che sembra incredibile ma è calcolata in base ai dati forniti dalla stessa Regione: 2.100.000 euro il costo complessivo annuale dell’elisoccorso notturno, circa 140 le missioni all’anno; fanno 15mila euro a missione.
È stato fatto un bilancio costi/benefici in termini di efficacia ed efficienza? Un elisoccorso notturno per essere efficiente in base alle disposizioni ministeriali (DM 70/15) dovrebbe fare in media tra i 350 e i 550 interventi all’anno. In FVG ne fa meno della metà, e in tale numero sono compresi anche quelli sospesi poiché inutili (e non sono pochi).
Riguardo all’efficacia del servizio non risultano pubblicati dati in merito, ma è intuibile che più i soccorsi sono tardivi peggiori sono gli esiti.
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