Ringrazio chi ha pubblicato il video perché mi dà modo di fare chiarezza. Non mi curo ovviamente degli apprezzamenti, ognuno ha la sua opinione, poi sono i fatti che contano. Neppure mi curo delle insinuazioni su una presunta violazione di “solidarietà” tra professionisti, non mi è propria la cultura dei panni sporchi lavati in casa.

Ma l’allusione circa l’elezione con Forza Italia e il passaggio al gruppo misto è sottile, poichè insinua il concetto di tradimento, e allora è bene fare chiarezza, perché lo devo ai cittadini che mi hanno eletto e che mi seguono.

Sono entrato nel gruppo di Forza Italia alle 10.15 del 3 dicembre e ne sono uscito alle 11.15, in seguito ad un confronto con i colleghi del gruppo, contrari alla mia decisione di votare contro la legge di riforma sanitaria che di lì a poco sarebbe andata in aula. Perché? Perchè la legge di riforma che il centrodestra era una pedissequa prosecuzione della riforma Serracchiani: si confermava la scellerata scelta del 112 a Palmanova, già costata non poche vite, si confermavano i tagli degli ospedali, ed in particolare le penalizzazioni della realtà triestina. Quindi da una parte le logiche di una politica di bassa Lega, dall’altra l’etica.

Sto rispettando gli impegni che avevo assunto con i cittadini in campagna elettorale: ritorno del 118 a Trieste, riqualificazione degli ospedali triestini, valorizzazione degli operatori sanitari (quelli di Trieste sono i meno pagati in regione e appena possono emigrano) valorizzazione del merito, mentre l’attuale centrodestra ha praticamente confermato tutti, ma proprio tutti i vertici promossi per meriti ideologici dall’amministrazione Serracchiani e di conseguenza emarginato fior di professionisti che avevano combattuto quella riforma ideologica. Queste speranze sono state tradite proprio da chi le aveva alimentante e per cui era stato votato. Con loro non potevo più stare perché nessuna logica politica giustifica l’emarginazione dell’etica e per me anche della parola data, degli impegni assunti con i triestini.

Categories:

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *