Leggo sul Gazzettino di oggi 11 agosto nell’articolo “Mione, 40 anni sul fronte dell’emergenza”, le dichiarazioni dell’ ex Direttore della SORES di Palmanova: “Ricordo l’8 maggio 2017, un mese dopo l’inaugurazione della SORES, il primo avviso di garanzia da Trieste per un soccorso malgestito, quando in realtà non era così.” Non era così?
Quell’episodio lo segnalai io stesso e non sono uso a segnalare a vanvera. E infatti per quel soccorso malgestito, che per il Dott. Mione “in realtà non era così”, sono attualmente imputati di omicidio colposo due infermieri della SORES.
Quell’8 maggio di quattro anni fa un uomo di 55 anni era rimasto a terra in una via del centro di Trieste per 16 minuti, prima che arrivasse l’autoambulanza, che si trovava libera e operativa a circa due chilometri di distanza – quindi a due minuti – ma la Centrale di Palmanova ci mise oltre 10 minuti prima di allertare il mezzo, che partì subito, ma era troppo tardi. Secondo quanto emerso nell’udienza del 6 luglio scorso presso il Tribunale Penale di Udine la vittima, pur priva di sensi, avrebbe continuato a respirare diversi minuti dopo il malore.
Nello stesso articolo l’ex Direttore della SORES dichiara che alla vigilia dell’attivazione della Centrale NUE 112 – SORES a Palmanova “nessuno sapeva come sarebbe andata, quali problematiche sarebbero emerse e come sarebbe stato lavorare con la tecnologia. Una bella sfida…..” Già, un morto che forse avrebbe potuto farcela se soccorso in tempo e due infermieri alla sbarra, proprio una bella sfida.
Quanto da tutti allora sospettato, e cioè che prima di attivare la Centrale di Palmanova non ci sia stata alcuna seria simulazione sugli effetti, ma un vero e proprio salto nel buio, sembra trovare oggi un’autorevole conferma.
Dopo queste dichiarazioni c’è bisogno di estrema chiarezza perché si parla della vita e della sicurezza delle persone.
Un’inchiesta non è più procrastinabile e di un tanto mi farò carico.
No responses yet