Domenica prossima verrà aperta al pubblico la Centrale operativa dell’emergenza di Palmanova, affinché i cittadini possano conoscere dal di dentro il funzionamento del Servizio 112 e osservare il lavoro degli operatori NUE, come spiega un comunicato della Protezione Civile.
Eppure, lì dentro non dovrebbe entrarci nessun estraneo, proprio nessuno, e neppure per un minuto. Nei servizi di soccorso e di sicurezza non esiste posto più riservato e protetto delle Centrali operative, perché il lavoro degli operatori va costantemente preservato da qualsiasi disturbo che possa distrarre anche per un solo istante chi vi lavora, perché ogni distrazione può far sfuggire elementi essenziali della chiamata di soccorso e condizionarne la risposta.
E anche perché vengono trattati dati sensibili, riservati, a cui gli estranei non dovrebbero aver accesso, e occorre ricordare che al 112 arrivano anche le chiamate per Polizia e Carabinieri, che esigono la massima riservatezza. E proprio in merito a ciò è stato inoltrato un esposto al Garante della privacy.
In passato a Palmanova ci sono già stati questi open day della Centrale112 e le testimonianze audiovisive di allora non sembrano per nulla edificanti: gente che entra nella Centrale operativa, gira tra i posti operatori, si piazza alle spalle e ai fianchi dei centralinisti, mentre questi sono impegnati a rispondere alle chiamate di soccorso per incidenti stradali, malori, incendi, aggressioni, ecc. I telefonisti sembrano anch’essi oggetto di curiosità e vengono fotografati, insieme ai monitor e forse anche ai dati sensibili che vi appaiono.
Ma la Centrale operativa non è un’attrazione per il pubblico, non è il circo Barnum. Anche se sappiamo che passerelle e riflettori non dispiacciono a qualche amministratore della nostra regione.
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