A metà luglio, avevamo pubblicato le foto di autoambulanze e automediche nelle postazioni di Muggia e di Opicina parcheggiate sotto il sole cocente, con un telo poggiato sul parabrezza a proteggere almeno l’abitacolo, che l’autista potesse girare il volante senza scottarsi le mani.

Sono passate due settimane e la situazione ad Opicina è rimasta inalterata, l’automedica è sempre sotto il sole, si è solo aggiunto un secondo telo sui finestrini laterali per meglio proteggere l’abitacolo dai raggi solari.

Invece a Muggia l’ambulanza ha trovato protezione a tempo di record; in 24 ore è stato realizzato un tendone sotto il quale parcheggiare il mezzo di soccorso.

Ma perché a Opicina non è possibile fare in due settimane quello che a Muggia si è fatto in un giorno?

In tutta Italia si cerca di proteggere i lavoratori dall’ondata di caldo, si sono mobilitati il Governo, i sindacati, gli imprenditori, ma in FVG non si è riusciti in due settimane ad allestire una protezione dal sole per l’automedica.

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