𝗙𝗩𝗚: 𝗧𝗘𝗠𝗣𝗜 𝗦𝗢𝗖𝗖𝗢𝗥𝗦𝗢 𝗧𝗥𝗢𝗣𝗣𝗢 𝗟𝗨𝗡𝗚𝗛𝗜 – 𝗣𝗥𝗢𝗕𝗟𝗘𝗠𝗔 𝗗𝗔 𝗥𝗜𝗦𝗢𝗟𝗩𝗘𝗥𝗘 𝗥𝗔𝗣𝗜𝗗𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘

L’estate scorsa si sono verificati due episodi inquietanti a poche settimane di distanza: due donne cadute in strada e rimaste a terra un quarto d’ora in attesa dei soccorsi nel centro di Tolmezzo a meno di un chilometro dall’ospedale.

Per capire i motivi di tempi di soccorso così lunghi avevo richiesto l’accesso agli atti del NUE 112 e della SORES di Palmanova, che mi hanno trasmesso schede e registrazioni.

Nel primo caso – il 12 agosto una signora era caduta su una scalinata battendo violentemente la faccia, dalla quale usciva copioso sangue – la chiamata al 112 è registrata alle 10.55, ci sono 3 solleciti nei minuti successivi, ma l’attivazione del mezzo (in codice verde) risulta alle 11.04 e la partenza dell’ambulanza alle 11.07, con arrivo sul posto alle 11.10. Quindi 12 minuti solo per far partire l’ambulanza, che poi ci ha messo 3 minuti per arrivare.

Nel secondo caso – il 23 settembre una signora, cardiopatica, era caduta riportando un trauma alla spalla – la chiamata al 112 è delle 11.44, l’attivazione del mezzo avviene alle 11.52 (in codice verde), l’ambulanza parte alle 11.56 e arriva alle 11.59. Anche qui 12 minuti per partire, 3 minuti per arrivare.

Si pongono due interrogativi: 1) com’è possibile che una richiesta di soccorso urgente resti ferma 8-9 minuti in centrale operativa prima che questa faccia partire i mezzi di soccorso? Com’è possibile che si assegni un codice verde per persone ferite rimaste a terra?

Ho lavorato per 15 anni nel 118 di Trieste: in situazioni del genere l’intervista telefonica durava da 30 secondi a 1 minuto, allertamento (in codice giallo) e partenza del mezzo 1-2 minuti, per fare 1 chilometro con sirena ci vuole 1 minuto o poco più. Quindi in totale 3, massimo 4 minuti.

A Tolmezzo in ambedue i casi ci sono voluti ben 15 minuti, ma in un quarto d’ora si porta soccorso su distanze di almeno 10-12 chilometri.

E in merito ai tempi lunghi di soccorso continuano a pervenire segnalazioni da varie aree della regione.

Riesce difficile pensare che tutto ciò possa dipendere dagli operatori, è evidente che c’è un problema di sistema da indagare e risolvere. Senza dover aspettare il morto.