Sul ritorno a scuola delle classi superiori Γ¨ caos. Da una parte il Governo centrale lancia messaggi contraddittori (alcuni Ministri pro e altri contro il rientro), dallβaltra le Regioni enfatizzano i contrasti romani andando in ordine sparso, ma dividendosi in sostanza tra possibilisti della scuola ai tempi del COVID e rigoristi che la scuola non la vogliono proprio aprire. In questβultima categoria si colloca il Presidente FVG Fedriga che in polemica con la Ministra Azzolina dalle colonne del Corriere della Sera cita la preoccupazione dellβIstituto Superiore di SanitΓ sul ritorno in classe.
Al di lΓ delle polemiche e per innalzare il livello della questione Γ¨ bene ricordare che qui sono in gioco due diritti: quello alla salute e quello allβistruzione. In estrema sintesi nΓ© il Governo centrale nΓ© tantomeno la Giunta del FVG hanno saputo trovare una sintesi ad un problema che viene posto in termini di aut-aut.
I termini ultimativi non mi piacciono perchΓ© portano a trascurare le sfaccettature di un problema, ecco perchΓ© ritengo che la politica debba farsi interprete di questa complessitΓ e ricercare soluzioni facendosi supportare da argomentazioni ed evidenze scientifiche.
Partendo da considerazioni di carattere sanitario e quindi con unβattenzione particolare alla tutela della salute (primum vivere), il recente rapporto tecnico del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) β la massima autoritΓ europea in merito alle politiche sanitarie -βCOVID-19 in children and the role of school settings in transmissionβ evidenzia con una nutrita bibliografia a supporto, che la chiusura delle scuole dovrebbe essere lβultima ratio nella lotta al COVID. In forza di considerazioni epidemiologiche che sembrano evidenziare la bassa pericolositΓ dellβambiente scolastico in generale, lβECDC pone lβaccento sul maggior peso dei danni rispetto ai benefici derivanti dalle scuole chiuse e, lo ripeto, ci sono ben nove pagine di bibliografia a supporto di tali affermazioni.
Ho inteso presentare una puntuale interrogazione alla Giunta affinchΓ© da un lato spieghi le ragioni scientifiche alla base della sua decisione e dallβaltro pongo delle βdomande guidaβ che potrebbero aiutare il decisore politico verso la riapertura alla scuola in presenza senza compromettere il diritto alla salute.
La polemica Γ¨ accesa nel Paese e nella nostra Regione: gli studenti, i genitori e gli insegnati si mobilitano e si preoccupano, ma la scuola continua ad essere un miraggio. E si acuiscono le differenze sociali, lβabbandono scolastico, lβapprendimento Γ¨ gioco forza limitato e la motivazione di studenti e professori tocca livelli assai bassi.
Il rischio di ledere il diritto allβistruzione come anche quello di intaccare il livello di conoscenza delle nuove generazioni Γ¨ reale.
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