Sono stato chiamato in causa in un comunicato stampa di Forza Italia che ricorda che io sono stato eletto nel Centrodestra, che però ora avrei assunto a bersaglio. Volentieri rispondo, ringraziando perché mi permette di chiarire.
Io sono entrato nel gruppo di Forza Italia appena diventato consigliere regionale, erano le 10.15 del 3 dicembre 2019, e ne sono uscito alle 11.15, in seguito ad un confronto con i colleghi del gruppo FI, contrari alla mia decisione di presentare emendamenti e votare contro la legge di riforma sanitaria che di lì a poco sarebbe andata in aula. La mia è stata una decisione che forse deviava dalle logiche della politica, e ne ero ben conscio, ma abbracciava l’ETICA della politica, cioè il governo per il bene dei cittadini. La legge di riforma che Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia si accingevano ad approvare era, a mio avviso, né più né meno una pedissequa prosecuzione, e anche disordinata, della riforma Serracchiani. Tanto per intenderci la riforma del centrodestra confermava la scellerata scelta del 112/118 a Palmanova, che è già costata non poche vite, di fatto confermava anche i tagli degli ospedali, mantenendo la soppressione di letti, reparti e servizi ospedalieri in quasi tutta la regione tranne pochi privilegiati. Quella volta nel confronto civile in seno al gruppo Forza Italia avevamo condiviso, che giacché io non arretravo di un millimetro dalla mia decisione era meglio dividerci, quindi separazione consensuale. Alla luce del sole. Da una parte le logiche della politica dall’altra l’etica che ho sempre seguito in tutto il mio percorso professionale, anche pagando di persona quando dovetti lasciare anzitempo il lavoro in ospedale a cui avevo dedicato tutta la vita. Ma tornando ad oggi, io sto rispettando per quel che posso gli impegni, che per me sono vincoli, che avevo assunto con i cittadini in campagna elettorale: ritorno del 118 a Trieste e nelle altre province, riqualificazione degli ospedali, valorizzazione degli operatori sanitari (quelli del FVG sono tra i meno pagati in Italia e appena possono emigrano), valorizzazione del merito, mentre l’attuale centrodestra ha praticamente confermato tutti, ma proprio tutti i vertici promossi per meriti ideologici dall’amministrazione Serracchiani e di conseguenza emarginato fior di professionisti che avevano combattuto quella riforma ideologica e avevano pure votato Forza Italia. Queste speranze sono state tradite proprio da chi le aveva alimentante e per cui era stato votato. https://www.consiglio.regione.fvg.it/…/comunicatistampa…#
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