Lo scorso 12 marzo il militare si era rivolto al medico lamentando febbre a 38°. Un paio di giorni dopo alla febbre si sono aggiunti cefalea e vomito, fino alla perdita di conoscenza. Nel pomeriggio del 15 marzo sviene e viene visitato dal medico che esegue terapia (non precisata). Verso le 18 le condizioni precipitano e la famiglia si rivolge al 112 chiedendo l’invio di un’ambulanza. Gli operatori assicurano che sarebbero arrivati il prima possibile, ma le emergenze sono così tante che il mezzo di soccorso arriverà alle 21, tre ore dopo. Il militare arriverà in ospedale a Udine in condizioni disperate e morirà l’indomani mattina.
Questa in sintesi la notizia riportata dal Gazzettino di sabato 27 marzo.Non facciamo nessun commento su quanto è oggetto di indagine da parte della magistratura, ma non possiamo non richiamare l’attenzione sulla notizia che dalla chiamata al 112 ci sono volute tre ore per soccorrere una persona di 46 anni in coma.
Abbiamo ricevuto e pubblicato più volte segnalazione dal FVG riguardanti disservizi e ritardi dell’attività di emergenza sanitaria, ma ritardi di questa entità mai.
No responses yet