L’Assessore alla Salute sembra voler aprire la strada al voucher per i servizi di assistenza domiciliare agli anziani.Il voucher, dove applicato, non mi risulta abbia dato buoni risultati. I cittadini chiedono servizi garantiti e strutturati e non un dedalo di possibilitΓ  ammantate da libera scelta dalla qualitΓ  tutta da dimostrare.Tra l’altro le risorse per finanziare questi voucher verrebbero attinte ai fondi per l’abbattimento rette delle case di riposo.

Per questo motivo ho proposto di inserire un piano sperimentale dei servizi domiciliari (non voucher, pertanto) nella Legge regionale sulle politiche per gli anziani volto a incentivare la permanenza degli anziani fragili nelle loro abitazioni in alternativa al ricovero delle case di riposo.Ci vogliono nuovi e piΓΉ estesi servizi domiciliari da finanziare con risorse nuove e non prelevandole dei servizi residenziali e men che meno dall’abbattimento rette delle case di riposo che danno sollievo economico all’enorme sforzo di tanti cittadini.

Registro con stupore e un pizzico di amarezza come questa proposta non abbia trovato condivisione e appoggio da nessuna, ma proprio nessuna delle forze politiche che siedono in Consiglio regionale. Il sospetto Γ¨ che il prospettato β€œvoucher” (se di questo si tratta) potrebbe rivelarsi un business che fa gola a qualcuno.

Solo due Consiglieri, Honsell e Zanon, particolarmente attenti alle politiche per le persone anziane, hanno condiviso la mia proposta di maggiori servizi.

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